Viene da primavera l'estate del mondo
il mare respira di onde e di fango
Silicio carbonio catrame e bottiglie
la spiaggia un tappeto di plastica e sabbia
Lontano in silenzio il sole tramonta
tra il grigio cemento di case abusive
Sabrina è invecchiata di grasso e di birra
di tre matrimoni di figli mai avuti
Ha il riso bambino del mondo com'era
la gola strozzata dai morsi del fumo
Viene da giovinezza l'estate del tempo
la luce feroce sul vecchio sorriso
Nota: La "storia" è vera, ma il nome della donna di cui si racconta è inventato.
Nessun commento:
Posta un commento