Brutti tempi, per gli addetti stampa di Sciacca. La travolgente vittoria del sindaco Vito Bono ha una cosa di bello: che fa piazza pulita del mito dell’immagine.
Chiunque l’abbia visto comiziare si sarà fatto di sicuro la mia stessa domanda: ma davvero quel signore incapace di mettere in fila due parole, balbettante per l’emozione, desideroso di farla finita al più presto per poter scendere dal palco, davvero quel signore lì è il candidato del centro-sinistra e dell’MPA? Davvero aspira a diventare sindaco? Per dirla ancora più francamente: può mai vincere le elezioni uno degli oratori più scarsi che la storia politica della nostra città abbia mai conosciuto? Ebbene, il bello è che non si è limitato a vincere: ha addirittura stravinto. Questo malgrado in tanti (anch’io tra loro, lo confesso) ci fossimo detti: insomma, possibile che non gli abbiano affiancato un addetto all’immagine? Un press agent, uno spin doctor, un suggeritore purchessia?
Sciacca, tra l’altro, pullula di giornalisti che aspirano ad un incarico di addetto stampa. Qualcuno addirittura, alla faccia del codice deontologico e dei conflitti d'interesse, fa contemporaneamente l’addetto all’immagine dell’amministrazione comunale e il giornalista nelle emittenti locali, e magari scrive pure i pezzi sul sindaco che gli paga lo stipendio (anzi, che glielo fa pagare ai contribuenti). Tutti dobbiamo campare, ve beh, si sa, chi è senza peccato scagli il primo microfono. Imbrogliamo pure e al diavolo la credibilità.
Dell’altro candidato, del sindaco in carica, al contrario si diceva: è un grande comunicatore. “Si – mi ha detto qualcuno – lo so che con chi parli parli ti dicono che vincerà Vito Bono, però stai attento a Mario Turturici: è un grande comunicatore”.
Immagine. Comunicazione. Queste le parole chiave. E invece, con tutti i soldi che Turturici ha fatto spendere al comune di Sciacca in “immagine” e “comunicazione”, alla fine ha vinto uno che da questo punto di vista era proprio (come si dice) “negato”. Li avesse risparmiati per riparare qualche strada, forse avrebbe ottenuto un paio di voti in più. In meno, sicuramente no.
La verità è che in un paese medio-piccolo come Sciacca la “comunicazione” affidata ai mass media ha un senso molto limitato. Perché Vito Bono, ad esempio, sarà scarsissimo in TV o sui palchi dei comizi, ma in realtà è un grande comunicatore. Salutare la gente per strada, fare qualche metro in compagnia di qualcuno che si è incontrato al passeggio, ricevere i mutuati allo studio (Vito Bono, per i non saccensi, è quello che un tempo si chiamava “medico della mutua”), fermarsi a parlare, e soprattutto averlo fatto per anni, non soltanto nei due mesi della campagna elettorale, in un paese come Sciacca è una forma anch’essa di “comunicazione”. Antica e nello stesso tempo modernissima.
Il neo-sindaco ha promesso che continuerà ad andare a piedi. Come fa da anni. Niente auto blu o finte telefonate al cellulare per non doversi fermare a parlare. Speriamo mantenga la promessa: sarà un bene per lui e anche per le casse del comune. E non perché sparagnerà la benzina: il vero risparmio verrà dal taglio degli addetti all’immagine. Tanto, il disastroso risultato di Mario Turturici ha dimostrato che vale molto di più una stretta di mano.
6 commenti:
Ben Tornato !!!!
Ah, allora esisti! Ben tornato!
:) bella zi
pungente ed azzeccato.
speriamo di non dover aspettare altri nove mesi.
Non ti sembra che nella nuova maggioranza vi sia un'anima ambientalista ed ecologista ed un'altra che, invece, sarebbe anche pronta a demolire quel che rimane delle mura di cinta di Sciacca per costruirvi qualche eco-mostro? Un saluto da absit iniuria verba (caro Alberto, non ti sembra un dejà vu?)
Ho partorito in meno di nove mesi...bentornato!
Antonella Falchi Campisi
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