lunedì 28 novembre 2016

Dalla padella alla brace

Che strani campioni si sceglie, la classe operaia! Ripudiati e un po’ schifiati dalla sinistra cosiddetta ufficiale, i colletti blu americani hanno deciso di ribellarsi alla tirannia della plutocrazia e della finanza globale e, in uno straordinario esercizio di vaffanculismo autolesionistico, hanno votato per un super-plutocrate.
Donald Trump, a parole, vorrebbe che l’America tornasse agli americani. Muri anti-immigrati, dazi doganali, la fine della globalizzazione, un calcio nel sedere alle élite finanziarie: queste sono state le sue promesse.
I suoi atti, prima ancora del giuramento presidenziale, stanno andando tuttavia in senso opposto. Ha invitato e s’è fatto fotografare con degli imprenditori indiani di cui è socio in affari; ha nominato tra i suoi consiglieri un finanziere d’ultradestra che ha fatto i soldi con le bancarotte altrui; ha lasciato che i suoi figli incontrassero nei loro uffici della Trump Tower mister Jose E. B. Antonio, un miliardario filippino che insieme alla famiglia del neo-presidente americano sta costruendo non una ma ben due Trump Towers in quel di Manila, un investimento da 150 milioni di dollari. Vale la pena ricordare che Mr. Antonio, nel frattempo, era stato nominato inviato speciale negli Stati uniti dal presidente delle Filippine, l’arci-populista Rodrigo Duterte, quello che ha basato il suo consenso sugli squadroni della morte che ammazzano gli spacciatori.
Già che c’era, Donald Trump ha chiesto un piccolo favore a Nigel Farage, l’ex-leader degli ultra-nazionalisti inglesi che è stato il primo politico britannico a meritarsi l’onore di un invito. Gli ha chiesto se, già che c’era, poteva spingere il suo partito a bloccare la realizzazione di alcune turbine a vento che danneggeranno il panorama del suo golf resort scozzese.
Del resto, la rivolta contro le élite inglesi che ha prodotto Brexit è stata spinta e talvolta guidata dalla gran parte dei giornali britannici (dal Sun al Daily Mail al Daily Telegraph) che sono di proprietà di ultra-miliardari dal patriottismo un po’ a singhiozzo: con una mano sventolano la bandiera britannica, con l’altra pagano le tasse nei paradisi fiscali caraibici.
E la Francia? Non è forse leader dell’anti-politica la figlia di un parlamentare di lunghissima data?
Questo è, nella sua essenza e soprattutto nei suoi effetti, il populismo: un salto dalla padella alla brace.D'altra parte, se chi avrebbe gli strumenti per ridurre il disagio sociale non lo fa, quale alternativa rimane a chi non sa più dove sbattere la testa?

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